Il suo scopo era quello di fornire un nuovo metodo per produrre mozzarella e facilitarne la vendita. Questo procedimento è lo stesso che viene utilizzato oggigiorno - anche se in forma più arretrata - per tagliare il formaggio in modo tale da avere delle forme più regolari.
Il sistema ed il meccanismo erano molto semplici: dopo aver lavorato il formaggio in un'apposita vasca, bisognava posizionarla all'interno di un contenitore ed imprimere una forte pressione per produrre tanti cubetti di mozzarella.
Macchina per formare mozzarella - 1936, R.A. Russo |
La macchina brevettata da A. Russo è costituita da un contenitore più o meno grande di forma rettangolare (sul quale veniva poggiato il formaggio già lavorato) e da una molteplicità di piastre affilate simili a dei grandi coltelli da taglio, incrociate in modo tale da formare una griglia e distanziate le une dalle altre cosicché si potesse scegliere la dimensione del formaggio da tagliare.
Sul bordo delle lame più centrali (vedi n.24) è disposta una maniglia di supporto per consentire alle lame, tramite una vigorosa pressione, di poter entrare all'interno del contenitore e affettare il formaggio.
Il procedimento è il seguente:
La cagliata viene inizialmente tagliata e posizionata all'interno di una vasca "per miscelare". Viene inserita dell'acqua calda all'interno della vasca fino a quando la cagliata non è interamente coperta. Si effettuano dei cambiamenti di acqua calda (2-3 volte) fino a quando non si arriva ad un morbido stato di fusione. Appena raggiunto, il formaggio viene lavorato e stirato con l'uso di un grande cucchiaio di legno fino a formare una massa di consistenza liscia. Una volta che la cagliata viene stirata nel modo adeguato ed è pronta per essere modellata, essa viene posizionata in un contenitore delle sue stesse dimensioni ed è pronta per essere tagliata grazie alla macchina brevettata da R.A.Russo
Legenda
Figura 1 : prospettiva del contenitore che "tiene" il formaggio ancora prima che si inseriscano le lame.
Figura 2 : prospettiva del macchinario con parte della piastra di copertura rimossa.
Figura 3 : profilo della macchina.
Figura 4 : griglia delle lame vista dall'alto.
Figura 5 : vista prospettica in dettaglio di due lame distanziate.